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Tags Archives: eredi

La dichiarazione di successione non comporta accettazione di eredità

DOMANDA: Mio padre è morto da quasi un anno. Io, mia madre e i miei fratelli dobbiamo fare al più presto la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate per evitare sanzioni. Al momento, però, siamo ancora indecisi se accettare o meno l’eredità, perché non sappiamo se i debiti superano i crediti. Cosa consigliate?

COSA DICE LA LEGGE: La sola dichiarazione di successione non comporta accettazione di eredità, e, quindi, se non sono stati nel frattempo compiuti altri atti che comportino accettazione per fatti concludenti, si può procedere con l’adempimento in questione, senza che ciò comporti rischi. Si ricorda, sul punto, che la dichiarazione di successione va depositata entro un anno dal decesso del cosiddetto de cuius.

Lo ha chiarito la Corte di Cassazione Civile (Sent. n. 22017/2016), evidenziando come la denuncia di successione e il pagamento della relativa imposta, con riferimento al valore del patrimonio relitto dichiarato nella predetta denuncia, non comportino accettazione tacita dell’eredità, trattandosi di adempimenti fiscali che, in quanto diretti a evitare l’applicazione di sanzioni, hanno solo scopo conservativo e rientrano, quindi, tra gli atti che il chiamato a succedere può compiere in base ai poteri conferitigli dall’articolo 460 del Codice Civile.

L’articolo di legge suddetto, è quello che consente ai chiamati all’eredità di compiere atti conservativi sul patrimonio del defunto senza per questo dover accettare l’eredità.

Quanto, poi, ai rischi di una accettazione dell’eredità tout court, senza cioè avere certezza che i debiti superino i crediti, con conseguenti ripercussioni dirette sul patrimonio dell’erede, il consiglio è quello di valutare l’ipotesi di una accettazione dell’eredità con beneficio di inventario.

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Come redigere il testamento olografo

DOMANDA: Sono una persona anziana e tra un paio di settimane dovrò subire un intervento chirurgico. Sono sposata, ho due figli adulti ed ho un’amica da una vita, a cui sono molto legata. Vorrei scrivere un testamento prima di entrare in ospedale, per lasciare qualcosa a tutti, però vorrei non sbagliare. E preferirei evitare di andare dal notaio anche perché ho difficoltà a muovermi. Il mio scopo è evitare che se dovessi morire, i miei parenti litighino e facciano cause. Cosa consiglia?

COSA DICE LA LEGGE: La soluzione più veloce ed ideale è quella di redigere un testamento olografo, così come regolato dall’art. 602 del Codice Civile.

In particolare, è necessario che il testamento sia compilato direttamente e in ogni sua parte di pugno dal testatore, ovvero da lei, senza utilizzare computer, macchine da scrivere, dettature a soggetti terzi, ecc.. E’ necessario, infatti, che non vi siano dubbi circa la provenienza del testo scritto a mano. La sottoscrizione deve essere apposta alla fine del testo, preferibilmente indicando sia il nome che il cognome. Deve, altresì, riportare la data completa, ovvero giorno, mese ed anno. Il luogo non è necessario.

Questo per quanto attiene ai requisiti di forma. Per quanto riguarda, invece, i requisiti di contenuto affinché un testamento non sia impugnabile, è necessario che le sue disposizioni non ledano le quote di legittima. In buona sostanza, il Codice Civile indica, agli articoli 536 e seguenti, una serie di soggetti (coniuge, figli, genitori e fratelli), indicati come “legittimari”, a cui la legge riserva una quota di eredità che non può essere modificata in nessun caso dal testatore. Una parte della sua eredità, pertanto, dovrà essere in ogni caso lasciata a suo marito ed ai suoi figli.

Il principio vale anche qualora lei decidesse di lasciare un singolo bene, e non una quota di eredità, ad un determinato soggetto, in quanto è necessario che il valore del lascito non sia talmente alto da andare a ledere le quote spettanti ai legittimari. Anche in tale ultimo caso, infatti, il testamento diverrebbe impugnabile.

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