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Criticare la concorrenza può essere diffamazione

DOMANDA: Ho una pizzeria da asporto, e non è la prima volta che sento un commerciante mio concorrente che critica i miei prodotti davanti a propri clienti, ma anche passando di fronte al mio negozio. A me francamente la cosa non va giù, e gliel’ho fatto presente. Lui dice che è libero di esprimere la sua opinione. Ha ragione?

COSA DICE LA LEGGE: Il comportamento del suo concorrente configura potenzialmente il reato di diffamazione. Soprattutto se le critiche ai suoi prodotti assumono il carattere della quotidianità e si spingono, come da lei indicato, ad una presenza di questo ristoratore persino in luogo limitrofo alla sede del suo esercizio commerciale.

Interessante, in questo senso, una recentissima sentenza della Corte di Cassazione Penale (n. 13241/2020 del 29 aprile 2020) che ha condannato per diffamazione un gelataio che aveva definito il prodotto del suo concorrente “insoddisfacente” e “cattivo al gusto”. In particolare, sono stati comminati 250 euro di multa e la condanna ad un risarcimento di 2000 euro in favore del soggetto diffamato. Nel caso di specie, tuttavia, ha certamente avuto un peso non indifferente, ai fini della decisione, la sistematicità dei comportamenti tenuti.

Occorre, pertanto, valutare con attenzione, con l’ausilio di un legale, la singola fattispecie, onde verificare la sussistenza di profili penalisticamente rilevanti.

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