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Pagamento fatture insolute senza decreto ingiuntivo

DOMANDA: Sono il titolare di una piccola azienda che fabbrica materiale plastico. Ho tante fatture insolute, ma sono tutte di piccolo importo. Ci sono modi, a parte la solita lettera di diffida e di messa in mora, per recuperare queste somme senza dover per forza chiedere un decreto ingiuntivo?

COSA DICE LA LEGGE: Si, un modo esiste, ma a determinate condizioni.
Vediamole.
Se lei ha delle fatture insolute, regolarmente registrate nel libro Iva vendite, è possibile intervenire, ai sensi dell’art. 499 e 525, Cod. Proc. Civ., su esecuzioni civili già promosse da altri creditori.
In buona sostanza, occorre verificare, presso il Tribunale del luogo dove ha sede o residenza il suo debitore, se siano già presenti altri procedimenti esecutivi, quali pignoramenti immobiliari, mobiliari o presso terzi.
In tal senso, occorrerà depositare la relativa istanza presso la competente Cancelleria.
Qualora la ricerca dia esito positivo, sarà possibile, per il tramite di un legale, depositare un atto di intervento, limitandosi ad allegare le fatture insoluto ed un estratto, in copia autenticata da Notaio, del registro Iva vendite ove sono annotati i documenti fiscali impagati.
Risparmiando così i costi di un decreto ingiuntivo e quelli, sempre poco graditi al creditore, dell’imposta di registro da corrispondere all’Agenzia delle Entrate.
Dell’intervento, poi, dovrà essere data notizia, mediante notifica, al debitore stesso.
Affinché l’intervento abbia reale efficacia, tuttavia, occorrerà che il procedimento esecutivo sia nelle fasi iniziali.
Per questa ragione, la tempestività in questi casi è la prima regola.
Nell’ipotesi, invece, in cui non siano presenti esecuzioni su cui effettuare l’intervento, il decreto ingiuntivo diventa necessario.
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