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Inquilino non paga l’affitto e adesso è anche morto

DOMANDA: Ho affittato un appartamento ad un privato. Non mi ha pagato numerosi affitti e spese condominiali, e adesso è anche morto. Non ha eredi o comunque mi risulta che nessuno ha accettato l’eredità. Come faccio a rientrare in possesso delle chiavi dell’abitazione? E a recuperare i soldi che avanzo? In più è rimasta una sua auto dentro il garage, e non so come comportarmi.

COSA DICE LA LEGGE: La soluzione più semplice sarebbe quella di ricorrere al Tribunale per richiedere, essendo persona interessata, la nomina di un curatore dell’eredità (art. 528 e ss., Cod. Civ.), il quale si occuperebbe di restituire le chiavi del bene, rimuovere l’auto, e pagare i debiti.

Se, però l’eredità contempla più debiti che crediti, non solo c’è il concreto rischio di non vedersi riconosciuti gli importi dovuti. Ma anche di dover pagare di tasca propria il compenso del curatore dell’eredità, peraltro non esiguo.

L’alternativa potrebbe essere quella di disinteressarsi della nomina di un curatore e limitarsi ad agire per ottenere la liberazione dell’immobile tramite sfratto per morosità ed ingiunzione di pagamento nei confronti degli eredi impersonalmente. Anche se non ci sono al momento eredi veri e propri, perché non hanno accettato, ma solo chiamati all’eredità.

Sarebbe, peraltro, vantaggioso muoversi immediatamente, e comunque entro l’anno dal decesso, per evitare complicazioni in termini di notifica degli, in quanto fino allo spirare del suddetto termine tutti gli atti possono essere recapitati presso l’ultima residenza del locatore deceduto.

Con il decreto ingiuntivo in mano, poi, si potrebbe pignorare l’autovettura custodita nel garage e farla così asportare dall’Istituto Vendite Giudiziarie competente.

Si tratta, in ogni caso, di questioni complesse che richiedono certamente l’assistenza di un legale.
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