DOMANDA: È possibile chiedere alla scuola un risarcimento del danno per l’infortunio subito dallo studente durante una partita a calcio disputatasi in occasione di una lezione di educazione fisica?

COSA DICE LA LEGGE: In termini generali, secondo la giurisprudenza maggioritaria della Corte di Cassazione, in casi come questo non è possibile condannare la scuola al risarcimento del danno, per responsabilità dei precettori, ai sensi dell’art. 2048, Cod. Civ. (Cass. civ., sez. III, 08/04/2016, n. 6844).

Infatti la giurisprudenza ritiene che il gioco del calcio non sia un’attività pericolosa trattandosi di disciplina che privilegia l’aspetto ludico, pur consentendo, con la pratica, l’esercizio atletico, tanto che è normalmente svolta nelle scuole di tutti i livelli come attività di agonismo non programmatico finalizzato a dare esecuzione ad un determinato esercizio fisico.

Di conseguenza, sempre per la giurisprudenza, se l’infortunio si è verificato in una fase di gioco quale normalmente si presenta nel corso della partita, la scuola non potrà essere tenuta a risarcire il danno.

Diverso, invece, il caso in cui il danno si verifichi a causa del fatto illecito di un altro studente impegnato nella gara, oppure qualora emerga con ragionevole certezza che la scuola non avesse predisposto tutte le misure idonee a evitare il fatto.

In casi come questo, infatti, potrebbe essere riconosciuto il diritto ad ottenere un risarcimento del danno dalla scuola ai sensi e per gli effetti dell’art. 2048, Cod. Civ.

Tuttavia, prima di decidere di intraprendere un’azione legale in tal senso è sempre opportuno verificare, con il proprio avvocato di fiducia, le circostanze del caso concreto.

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