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Coronavirus e indennizzo per artisti

DOMANDA: Sono un musicista, e a causa dello stop forzato dovuto alle misure di contenimento da Coronavirus mi trovo a non avere più le entrate che avevo prima. E che assieme a qualche lavoro saltuario di barista mi consentivano di arrivare a fine mese. Volevo sapere se con il decreto “Cura Italia” appena uscito ho diritto a qualcosa.

COSA DICE LA LEGGE: Lei ha diritto ad un’indennità, per il mese di marzo, pari ad € 600,00, a condizione che rientri nei parametri indicati dall’art. 38 del Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020, cosiddetto “Decreto Cura Italia”.

In particolare, è necessario che lei sia già regolarmente iscritto al Fondo pensioni Lavoratori (Inps ex Enpals), e che nel corso dell’anno 2019 abbia versato almeno 30 contributi giornalieri, i quali abbiano determinato un reddito non superiore ad € 50.000,00.

In buona sostanza, è necessario che lei, nel corso dell’ultimo anno, abbia emesso almeno trenta fatture a fronte di altrettante esibizioni artistiche. O personalmente, tramite la sua partita Iva, oppure mediante iscrizione ad una delle numerose cooperative che si occupano di regolarizzare gli artisti.

E’, inoltre, necessario che lei non goda già di un qualche trattamento pensionistico, ma non mi sembra il suo caso. Per usufruire dell’indennizzo occorre, altresì, che lei non sia titolare di rapporti di lavoro dipendente alla data di entrata in vigore del Decreto “CuraItalia”.

Il reticolato normativo in esame prevede anche un tetto massimo complessivo di spesa per lo Stato Italiano, pari a 40,5 milioni di euro, e va detto, quindi, che allorquando verrà esaminato il cumulo complessivo delle domande pervenute, l’importo dell’indennizzo potrebbe, almeno potenzialmente, patire alcune variazioni al ribasso. Va segnalato, da ultimo, che la somma di € 600,00 è da considerarsi a tutti gli effetti una tantum per il solo mese di marzo. Un indennizzo – e non una forma di Cassa Integrazione (Cig) – che comunque non concorrerà alla formazione del reddito annuale del soggetto beneficiario.

In buona sostanza, coloro che si sono esibiti in regola nel corso del 2019 per un numero di performance sufficiente a far ritenere che da questa attività ne derivino proventi necessari per il proprio sostentamento, potranno godere di questo beneficio. Non si può, quindi, in linea generale, che consigliare a tutti gli artisti, quantomeno per il futuro, di procedere alla propria regolarizzazione fiscale e contributiva (maggiori informazioni possono essere reperite al sito di Esibirsi Soc. Coop. all’indirizzo www.esibirsi.it).

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