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Autovelox legittimo solo se almeno su strada urbana a scorrimento

DOMANDA: Il Comune dove abito ha appena installato un autovelox vicino a casa mia, su una strada che ha un limite di velocità di 30 chilometri orari. E’ davvero difficile rimanere sotto questo limite, anche perché basta davvero poco per superarlo. E’ legittimo tutto questo? Se dovessi ricevere una multa, posso impugnarla in qualche modo?

COSA DICE LA LEGGE: Si, può impugnare il verbale di contravvenzione, se – e occorre effettuare un esame del luogo – la strada in cui è stato installato l’autovelox non ha le caratteristiche minime di strada urbana a scorrimento.
Lo ha stabilito molto recentemente, in un altro caso trattato, la Corte di Cassazione Civile, che con l’ordinanza n. 5532/2017, depositata lo scorso 6 marzo 2017 – che conferma un orientamento già espresso con sentenza n. 7872/2011 –, ha affermato che sono illegittime le installazioni di sistemi di rivelazione della velocità posizionati su strade che non contemplino le caratteristiche proprie previste dall’art. 2, comma II, del Codice della Strada.
In buona sostanza, stando al tenore di questa pronuncia, sarebbe legittima l’installazione di autovelox solo su strade che abbiano almeno carreggiate indipendenti o separata da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, ed una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici, banchina pavimentata a destra e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate.
Se non vi sono queste caratteristiche minime, l’autovelox non dovrebbe nemmeno essere posizionato.
E le conseguenti multe annullate.
In ogni caso, per sgombrare il campo da dubbi o equivoci, potrebbe essere sufficiente verificare la classificazione della strada presso il Comune di riferimento.
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