Menu
X

Tags Archives: multa

Scout speed e verbale di contestazione

DOMANDA: Stamattina mi sono ritrovato in cassetta delle lettere una multa per eccesso di velocità rilevata con scout speed. A parte il fatto che non mi sono proprio accorto della macchina dei vigili, non avrebbero dovuto fermarmi e permettermi di contestare la violazione?

COSA DICE LA LEGGE: Per rispondere alla sua domanda occorre esaminare, all’interno del verbale, le motivazioni che hanno indotto l’agente accertatore a non procedere all’immediata contestazione del superamento dei limiti di velocità.

Andiamo con ordine. Il sistema scout speed consente all’agente di verificare la violazione del Codice della Strada in parola nell’immediatezza dell’evento stesso. Si tratta, infatti, di uno strumento di rilevazione montato su auto in movimento, e gestito in tempo reale da un operatore. Conseguentemente, in linea di principio, quest’ultimo non solo può immediatamente verificare l’illegittimità del comportamento dell’automobilista, ma, altresì, trovandosi all’interno di veicolo in corsa, risulta agevolato nelle operazioni di avvicinamento e richiesta di fermata del mezzo condotto dal trasgressore. Ciò al fine di procedere alla contestazione della violazione.

Ritenere, pertanto, che l’utilizzo dello scout speed sia già di per sé ostativo alla possibilità di contestare immediatamente la violazione, appare, oltre che errato, anche illegittimo e come tale censurabile giudizialmente. Un verbale che dovesse, quindi, limitarsi ad indicare che l’utilizzo dello scout speed, in quanto tale, impediva di intercettare il trasgressore, parrebbe impugnabile.

La conferma arriva dal Tribunale di Reggio Emilia, che con sentenza n. 511/2020 del 04 giugno 2020 ha annullato una sanzione comminata con scout speed in quanto era stato provato che gli agenti accertatori non solo non avevano adeguatamente motivato le ragioni della mancata contestazione immediata della violazione dei limiti di velocità da parte di un’automobilista. Ma era stato altresì provato che la strada sulla quale era stata effettuata la rilevazione era a doppia corsia e scarsamente trafficata, a maggior ragione nell’orario di rilevazione – primo pomeriggio –, e conseguentemente non risultavano esservi ragioni apparenti che potessero impedire di far fermare il mezzo del trasgressore.

Desideri approfondire questo argomento o richiedere una consulenza? Clicca sul nome dell’autore che trovi sopra il titolo.

Non è possibile pagare la multa e poi impugnarla

DOMANDA: Mi è arrivata la notifica di una multa per essere entrato con la mia macchina in una zona a traffico limitato. Che secondo me non era segnalata, anche se al momento non sono sicuro e potrò ricontrollare solo quando sarà possibile tornare sul luogo. Posso pagare intanto in misura ridotta la multa, col risparmio del 30%, e poi fare eventualmente opposizione?

COSA DICE LA LEGGE: Purtroppo non è possibile fare quanto da lei ipotizzato, in quanto vietato dalla legge.

In particolare dall’art. 203 del Codice della Strada, che impedisce espressamente l’impugnazione del verbale di contestazione per coloro che abbiano già previamente pagato la sanzione.

Non è possibile, quindi, usufruire tanto della riduzione del 30% di cui si può godere con il pagamento immediato, che, parimenti, della possibilità di contestare il verbale innanzi al Prefetto o al Giudice di Pace territorialmente competenti, nel termine di 30 giorni dalla notifica.

Stesso discorso vale anche qualora lei decidesse di pagare quanto richiesto dall’agente accertatore successivamente alla scadenza del termine per il pagamento agevolato nella misura del 70%.

Il pagamento della sanzione, infatti, costituisce una sorta di acquiescenza, ovvero di accettazione del contenuto del verbale. Un vero e proprio aut aut: o si paga, o si impugna. Col rischio, ovviamente, in quest’ultimo caso di ritrovarsi, in caso di rigetto del ricorso avverso la sanzione amministrativa, di pagare somme maggiori.

Occorre, pertanto, esaminare immediatamente, se del caso con l’ausilio di un avvocato, il verbale notificato al fine di decidere la migliore e più efficace soluzione da adottare.

Desideri approfondire questo argomento o richiedere una consulenza? Clicca sul nome dell’autore che trovi sopra il titolo.

Trasportare il cane in auto

DOMANDA: Qual è la maniera corretta per trasportare un cane in automobile? E se i cani sono più di uno? Sono sempre obbligato ad avere il trasportino o la rete divisoria? (altro…)

Autovelox legittimo solo se almeno su strada urbana a scorrimento

DOMANDA: Il Comune dove abito ha appena installato un autovelox vicino a casa mia, su una strada che ha un limite di velocità di 30 chilometri orari. E’ davvero difficile rimanere sotto questo limite, anche perché basta davvero poco per superarlo. E’ legittimo tutto questo? Se dovessi ricevere una multa, posso impugnarla in qualche modo?

COSA DICE LA LEGGE: Si, può impugnare il verbale di contravvenzione, se – e occorre effettuare un esame del luogo – la strada in cui è stato installato l’autovelox non ha le caratteristiche minime di strada urbana a scorrimento.
Lo ha stabilito molto recentemente, in un altro caso trattato, la Corte di Cassazione Civile, che con l’ordinanza n. 5532/2017, depositata lo scorso 6 marzo 2017 – che conferma un orientamento già espresso con sentenza n. 7872/2011 –, ha affermato che sono illegittime le installazioni di sistemi di rivelazione della velocità posizionati su strade che non contemplino le caratteristiche proprie previste dall’art. 2, comma II, del Codice della Strada.
In buona sostanza, stando al tenore di questa pronuncia, sarebbe legittima l’installazione di autovelox solo su strade che abbiano almeno carreggiate indipendenti o separata da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, ed una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici, banchina pavimentata a destra e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate.
Se non vi sono queste caratteristiche minime, l’autovelox non dovrebbe nemmeno essere posizionato.
E le conseguenti multe annullate.
In ogni caso, per sgombrare il campo da dubbi o equivoci, potrebbe essere sufficiente verificare la classificazione della strada presso il Comune di riferimento.
Desideri approfondire questo argomento o richiedere una consulenza? Clicca sul nome dell’autore che trovi sopra il titolo.

© Copyright 2017 Cosa dice la Legge. Tutti i diritti sono riservati. P.IVA 03595790274