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Azioni a tutela del proprio terreno non recintato

DOMANDA: Sono proprietario di un terreno, non recintato. Di recente, mi sono accorto che qualcuno lo ha recintato, impedendomi, così, di accedervi. Cosa posso fare per essere tutelato in tempi rapidi?

COSA DICE LA LEGGE: In casi come questo, la legge prevede la possibilità di attivare uno dei procedimenti possessori previsti dal Codice di Procedura Civile, agendo sulla base della c.d. “azione di reintegrazione” (art. 1168, Cod. Civ.). Si tratta di un procedimento snello, pensato dal Legislatore per garantire una tutela immediata, allo scopo di consentire al possessore di ritornare nel minor tempo possibile in possesso del bene.

Dal punto di vista pratico, occorre depositare, tramite avvocato, un ricorso in Tribunale. Il Giudice, letto il ricorso, può anche adottare immediatamente i provvedimenti necessari a reintegrare il ricorrente nel possesso del bene. Più frequentemente, il Giudice fissa a stretto giro una udienza che dovrà essere notificata alla controparte. All’udienza, esaminati i documenti, ascoltate le parti ed eventuali informatori indicati dai contraddittori stessi, assumerà la propria decisione. Che sarà di accoglimento o di rigetto del ricorso introduttivo.

Il provvedimento del Giudice potrà poi essere, facoltativamente, oggetto di reclamo in caso di mancato accoglimento, oppure anche di una successiva causa di merito.

Trattandosi di un procedimento cautelare, la legge richiede che il possessore si attivi in tempi molto ristretti e, più nello specifico, entro un anno dal momento dello spoglio, oppure dalla scoperta dello spoglio, se questo è avvenuto in modo clandestino.

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