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Tags Archives: impugnazione

Non è possibile pagare la multa e poi impugnarla

DOMANDA: Mi è arrivata la notifica di una multa per essere entrato con la mia macchina in una zona a traffico limitato. Che secondo me non era segnalata, anche se al momento non sono sicuro e potrò ricontrollare solo quando sarà possibile tornare sul luogo. Posso pagare intanto in misura ridotta la multa, col risparmio del 30%, e poi fare eventualmente opposizione?

COSA DICE LA LEGGE: Purtroppo non è possibile fare quanto da lei ipotizzato, in quanto vietato dalla legge.

In particolare dall’art. 203 del Codice della Strada, che impedisce espressamente l’impugnazione del verbale di contestazione per coloro che abbiano già previamente pagato la sanzione.

Non è possibile, quindi, usufruire tanto della riduzione del 30% di cui si può godere con il pagamento immediato, che, parimenti, della possibilità di contestare il verbale innanzi al Prefetto o al Giudice di Pace territorialmente competenti, nel termine di 30 giorni dalla notifica.

Stesso discorso vale anche qualora lei decidesse di pagare quanto richiesto dall’agente accertatore successivamente alla scadenza del termine per il pagamento agevolato nella misura del 70%.

Il pagamento della sanzione, infatti, costituisce una sorta di acquiescenza, ovvero di accettazione del contenuto del verbale. Un vero e proprio aut aut: o si paga, o si impugna. Col rischio, ovviamente, in quest’ultimo caso di ritrovarsi, in caso di rigetto del ricorso avverso la sanzione amministrativa, di pagare somme maggiori.

Occorre, pertanto, esaminare immediatamente, se del caso con l’ausilio di un avvocato, il verbale notificato al fine di decidere la migliore e più efficace soluzione da adottare.

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4 anni ago Diritto del lavoro

Lettera di contestazione disciplinare da parte del datore di lavoro. Cosa fare?

DOMANDA: Ho ricevuto una lettera di contestazione dal mio datore di lavoro che mi chiede giustificazione per un litigio che ho avuto con un collega, svoltosi durante l’orario di lavoro. Ci sono state parolacce ed offese e ci siamo messi le mani addosso. Cosa devo fare adesso, e cosa rischio?

COSA DICE LA LEGGE: Entro 5 giorni dal ricevimento della lettera di contestazione lei deve fornire per iscritto le sue giustificazioni. Meglio se nei 5 giorni suddetti riuscisse a far pervenire al datore di lavoro le sue giustificazioni, anche se l’ultima giurisprudenza consente che la sola spedizione avvenga nel medesimo termine.

A seguito delle sue giustificazioni, il datore di lavoro deciderà se comminarle un provvedimento disciplinare, quale ad esempio, la multa, la sospensione non retribuita dal lavoro fino ad un massimo di tre giorni, e anche il licenziamento, qualora il fatto sia stato grave e/o vi siano comportamenti recidivi.

Non vanno, in ogni caso, trascurate le ripercussioni di un provvedimento disciplinare, in quanto l’accumulo di sanzioni, che peraltro seguono il principio della progressività, può condurre al licenziamento disciplinare.

Contro la decisione del datore di lavoro, se da lei non condivisa, potrà proporre impugnazione innanzi ad un Collegio Arbitrale – solitamente presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro competente – nel temine di 20 giorni dal ricevimento della comunicazione con cui la informano della sanzione.

Durante il procedimento così radicato, la sanzione è sospesa e non può essere irrogata.

E’ possibile, alternativamente, ricorrere direttamente al Giudice del Lavoro. In quest’ultimo caso il termine di impugnazione è di 10 anni.

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